Questa
volta, nostro malgrado, abbiamo deciso di parlare di assetti
politici, di maggioranza, opposizione e del periodo di difficoltà
che sta attraversando la Giunta del III Municipio. Proprio in queste
ore, la notizia che occupa le discussioni dei Consiglieri, è
incentrata esclusivamente sul “grande casino” combinato dal
Presidente Marchionne. Il giovane e, purtroppo per i cittadini,
inesperto esponente del PD resosi conto, dopo due anni di
consiliatura, della delusione del suo elettorato ha deciso (dopo i
solleciti ricevuti dalla casa madre) di rimpastare la Giunta. Tra i
corridoi della sede politica di piazza Sempione, tra un sorriso e una
battuta, si percepisce una tensione che è figlia di un vero e
proprio papocchio combinato, appunto, dall’attuale minisindaco.
Aveva quasi deciso. Quasi, però. Quattro assessori su 6 sarebbero
stati rimpiazzati per dare un segnale di rinnovamento e provare a
ripartire. Tuttavia, è noto, che in politica i cambiamenti possono
essere percepiti male dall’opinione pubblica, col rischio di far
passare il messaggio, peraltro vero, che le cose non vanno come
dovrebbero, anzi specifichiamolo: vanno male! Una tensione fra
consiglieri del PD e assessori che si è tradotta in assenze tattiche
all’interno dell’aula municipale, semi deserta per due giorni
consecutivi e costretta ad interrompere i lavori per mancanza di
numero legale (ad uscire tutti e solo di maggioranza). Divisioni che
si acutizzano con i vari schieramenti interni a fare la conta fra
“riportini” che “eleggono”, addirittura facendo nomi, i nuovi
assessori e spifferi che, indicano quelli appena trombati. Il tutto,
ovviamente, condito da commenti, paure, giudizi pesanti su come viene
gestito il Municipio e che fanno pure da contorno ad una guerra
sotterranea dove i “capi bastone” del partito si schierano sia in
prima linea per sponsorizzare “i loro” sia per tutelare
l’Assessore di turno, in procinto di salutare. Vecchie logiche
politiche che sembrano però essere ancora in voga tra i partiti di
maggioranza del III Municipio. Tant’è che la prossima settimana
tutti dovranno partecipare ad una riunione nella quale si farà il
punto della situazione per provare a mettere ordine al papocchio
presidenziale. A menare giù duro, i pochi dell’opposizione che,
nonostante siano divisi in “100” partiti differenti, alzano la
voce e chiedono “l’azzeramento di una Giunta sgangherata arrivata
al capolinea” che ha messo in fila solo fallimenti, figuracce e che
ormai ha perso ogni credibilità. Se da una parte è la stessa
opposizione a volere il rimpasto di Giunta dall’altra, assurdo ma
vero, c’è l’intento di mantenere l’attuale assetto che
consente agli oppositori di dimostrare l'incapacità politica della
sinistra al potere. Strani meccanismi da comprendere ma acuiscono la stanchezza dei cittadini, esausti dalle condizioni in cui versa la
città. Persone che vorrebbero solo vedere risposte concrete dentro i
propri quartieri. Cose semplici, ordinarie come lo sfalcio di un
prato o la pulizia della strada. Atti di normalità che,
sfortunatamente, oggi sembrano essere diventati eventi straordinari.
Mentre i politici locali giocano a fare i grandi noi siamo costretti
a subire degrado, assenze, inefficienze ovunque. Ma come in molti
ripetono: arriverà il giorno delle elezioni e noi ci ricorderemo di
tutto questo scempio.
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