COMITATO DI QUARTIERE
“SERPENTARA”… ESEMPIO DA COPIARE
Uno dei pochi effetti
positivi della crisi politica che sta investendo il nostro Paese in
questi anni è la ritrovata voglia dei cittadini di voler partecipare
alla gestione della cosa pubblica senza delegare acriticamente questo
compito a chi è stato investito di cariche elettive. A prescindere
dai risultati ottenuti dalle varie realtà che hanno preso piede, gli
esempi di associazionismo tra cittadini, ormai, non mancano a nessun
livello, da quello locale a quello nazionale.
In questo contesto di
ritrovato senso civico, il 3° municipio di Roma, non solo non
rappresenta un’eccezione al buon vivere civile, ma già da qualche
anno ha dato i natali ad iniziative di carattere sociale volte a
migliorare il rapporto e la comunicazione tra cittadini e
rappresentanti locali tramite l’istituzione di svariati “Comitati
di quartiere”. Per quanto riguarda il nostro territorio, sembra che
la ricetta dell’associazionismo “dal basso” per avere successo
e ottenere le adesioni sperate, debba rinunciare alle infiltrazioni
partitiche.
Senza voler nulla togliere
ad altri Comitati di quartiere dello stesso municipio, un esempio ben
riuscito di questo associazionismo scevro da apparentamenti politici
è senza dubbio il “Comitato di quartiere Serpentara”, che
dall’anno della sua fondazione avvenuta nel Giugno del 2009, si
spende per il bene comune e dei cittadini residenti in questa zona.
Nato dall’esigenza concreta di fermare la speculazione edilizia
al Parco della Torricella (obbiettivo raggiunto), nel corso degli
anni il cdq Serpentara ha fatto della concretezza il suo cavallo di
battaglia. Concretezza che ormai lo identifica nel panorama
associazionistico locale. Ed è proprio questo carattere distintivo,
unito alla decisione di non voler improvvisare strusciamenti e
occhiolini vari ai rappresentanti di turno delle istituzioni locali,
a far apprezzare le attività del Comitato a più di 550 iscritti e
agli oltre 800 iscritti alla newsletter.
Il Comitato tuttavia, non limita le sue attività all’ambito
strettamente politico opponendosi alle iniziative prese dal Municipio
e ritenute controproducenti per il territorio ed i cittadini e
proponendo iniziative ai rappresentanti locali. Attività che già di
per sé risulterebbero sufficienti a qualificare positivamente
l’opera del Comitato, ma ricopre anche un ruolo sociale in quanto
motore organizzativo di momenti aggregativi che già da qualche anno
offrono la possibilità, a chiunque la voglia cogliere, di
socializzare e sfruttare più a fondo le possibilità che gli spazi
verdi del nostro territorio ci offrono.
In quest’ottica trovano
la loro ragion d’essere i numerosi eventi, feste e mercatini, che
tanta gente hanno fatto incontrare, conoscere e divertire, ma che
hanno anche avuto il duplice scopo di fornire una valida fonte di
autofinanziamento, indispensabile per il corretto proseguimento delle
attività istituzionali stabilite nello Statuto del Comitato. Questi
eventi, solitamente organizzati in un’area data in concessione dal
Municipio IV (passata amministrazione) all’interno del Parco delle
Magnolie, sono interamente organizzate e gestite da volontari
iscritti al Comitato.
In questi anni di
affidamento di un’area verde, il Comitato si è occupato sia della riqualificazione delle aree verdi, sia delle riqualificazioni
infrastrutturali. Questi ultimi interventi non si sono limitati alla
semplice installazione di alcune panchine nuove ma anche della
risistemazione
(in collaborazione con l’amministrazione locale) di
un campo di pallacanestro in stato di abbandono che ora è tornato
all’antico splendore e può continuare ad essere utilizzato da
tutti gli utenti del parco che se ne volessero servire per una
partita.
Continuando la panoramica
delle attività svolte dal Comitato nelle aree verdi dategli in
affidamento merita particolare attenzione l’orto didattico, che
situato nel Parco della Torricella, è forse l’unico esempio sul
nostro territorio di orto gestito dai cittadini per i cittadini, che
recentemente è stato coinvolto in un interessante progetto, il cui
iter di approvazione è ancora in corso, che prevede la visita da
parte delle scuole del quartiere per far conoscere ai bambini, dove
e come nascono gli ortaggi che spesso sono abituati a vedere solo in
un imballaggio di plastica del supermercato.
Parlando di plastica, e
dei problemi che quest’ultima causa all’ambiente se non
correttamente smaltita, non si può non sottolineare l’accordo tra
il Comitato e una delle maggiori aziende impegnate nel settore del
riutilizzo di materie plastiche, la Plasturgica. Il progetto
imbottigliAMO Serpentara se approvato dal 3° municipio prevede il
recupero, nelle scuole del municipio, delle bottiglie di plastica, in
cambio di materiale di consumo per le scuole stesse. Questo progetto,
chiaramente dettato dal buon senso, oltre ad alleviare il problema
dell’ingente mole di rifiuti che quotidianamente l’ama non riesce
a togliere dalle strade del municipio avrebbe anche il vantaggio di
offrire una piccola fonte di approvvigionamento di materiale di
consumo per le scuole che vorranno aderire al progetto e
rappresenterà un utile strumento educativo per i bambini, i quali
fin da piccoli avranno la possibilità di capire come e dove smaltire
correttamente i rifiuti, evitando di contribuire a trasformare il
nostro territorio in una discarica a cielo aperto più di quanto le
attuali politiche immigratorie stanno già facendo.
Quest’ottimo esempio di
collaborazione tra società civile ed istituzioni locali che può
tranquillamente essere definito un valore aggiunto per i cittadini
del quartiere, viene tuttavia sempre più spesso fatto oggetto di
critiche, il più delle volte infondate e chiaramente pretestuose, da
parte di chi, per frustrazione o invidie personali nei confronti di
alcuni membri del gruppo, non riuscendo ad emulare l’ottimo
servizio reso alla collettività dal Comitato, lo vorrebbe mettere in
cattiva luce proprio agli occhi dei cittadini stessi, che invece sono
gli unici soggetti beneficiari delle attività svolte dal Comitato
stesso. Una collaborazione tra Amministrazione pubblica locale, (il
Municipio) e le realtà locali attive che deve continuare la strada
intrapresa affinché questo esempio possa essere ripreso anche da
altri.