“Su invito del Vice Presidente del Parlamento Europeo,
On. Roberta Angelilli, il Comitato spontaneo dei cittadini di Villa Spada è
stato presente oggi a Bruxelles ad un’audizione della Commissione Petizioni del
Parlamento, in merito al trattamento dei rifiuti di Roma. Attivo dal 2011, il
Comitato rappresenta le istanze di centinaia di cittadini residenti nel
quartiere, che ormai da anni sono costretti a subire i miasmi provenienti
dall’impianto AMA di Via Salaria, impianto autorizzato nel 2001”, lo rende noto
il Comitato di Villa Spada.
“La nostra protesta – prosegue il Comitato – è stata
sostenuta dall’On. Angelilli che ha portato nuovamente all’attenzione delle
istituzioni comunitarie il fatto che interi quartieri non possano essere tenuti
in ostaggio da un impianto di TMB (trattamento meccanico-biologico), costruito,
come è noto, all’interno della città di Roma, lungo via Salaria. Questi
cittadini, da anni, non hanno diritto alla salute e non hanno accesso ai
principali canali democratici per far sentire la propria voce.
Ricordiamo che questo impianto sorge a pochi metri da
attività lavorative con centinaia di lavoratori, nel pieno di un’area ad alta
densità abitativa e, soprattutto, a pochi metri da un asilo nido. Noi cittadini
siamo costretti a vivere rinchiusi per evitare di respirare miasmi
insopportabili e pericolosi per la salute”, continua il Comitato.
“Abbiamo chiesto, nel corso dell’audizione, che
l’impianto AMA sia delocalizzato nel rispetto delle attuali norme europee, a
tutela dell’ambiente e della salute. Dobbiamo purtroppo constatare che è quanto
meno paradossale che l’unica istituzione a dare risposte alle tante richieste di
chiarimento sia il Parlamento Europeo e non le istituzioni locali preposte, come
il Municipio competente, Roma Capitale e la Regione Lazio. In questo silenzio
assordante, ci teniamo a ringraziare i consiglieri del III Municipio Cristiano
Bonelli e Jessica De Napoli che hanno partecipato insieme a noi all’audizione in
commissione al Parlamento Europeo nella quale non solo abbiamo rappresentato con
documentazione e con interventi la nostra causa , ma abbiamo anche voluto
manifestare con cartelli e addirittura con fiale “puzzolenti” per
coinvolgere il piu’ possibile i deputati che hanno partecipato all’audizione .
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