27 novembre 2013

Rifiuti: Comitato Villa Spada, a Bruxelles per chiedere la delocalizzazione dell’impianto AMA Salaria



 “Su invito del Vice Presidente del Parlamento Europeo, On. Roberta Angelilli, il Comitato spontaneo dei cittadini di Villa Spada è stato presente oggi a Bruxelles ad un’audizione della Commissione Petizioni del Parlamento, in merito al trattamento dei rifiuti di Roma. Attivo dal 2011, il Comitato rappresenta le istanze di centinaia di cittadini residenti nel quartiere, che ormai da anni sono costretti a subire i miasmi provenienti dall’impianto AMA di Via Salaria, impianto autorizzato nel 2001”, lo rende noto il Comitato di Villa Spada.
“La nostra protesta – prosegue il Comitato – è stata sostenuta dall’On. Angelilli che ha portato nuovamente all’attenzione delle istituzioni comunitarie il fatto che interi quartieri non possano essere tenuti in ostaggio da un impianto di TMB (trattamento meccanico-biologico), costruito, come è noto, all’interno della città di Roma, lungo via Salaria. Questi cittadini, da anni, non hanno diritto alla salute e non hanno accesso ai principali canali democratici per far sentire la propria voce.
Ricordiamo che questo impianto sorge a pochi metri da attività lavorative con centinaia di lavoratori, nel pieno di un’area ad alta densità abitativa e, soprattutto, a pochi metri da un asilo nido. Noi cittadini siamo costretti a vivere rinchiusi per evitare di respirare miasmi insopportabili e pericolosi per la salute”, continua il Comitato.
“Abbiamo chiesto, nel corso dell’audizione, che l’impianto AMA sia delocalizzato nel rispetto delle attuali norme europee, a tutela dell’ambiente e della salute. Dobbiamo purtroppo constatare che è quanto meno paradossale che l’unica istituzione a dare risposte alle tante richieste di chiarimento sia il Parlamento Europeo e non le istituzioni locali preposte, come il Municipio competente, Roma Capitale e la Regione Lazio. In questo silenzio assordante, ci teniamo a ringraziare i consiglieri del III Municipio Cristiano Bonelli e Jessica De Napoli che hanno partecipato insieme a noi all’audizione in commissione al Parlamento Europeo nella quale non solo abbiamo rappresentato con documentazione e con interventi la nostra causa , ma abbiamo anche voluto manifestare  con cartelli e addirittura con fiale “puzzolenti” per coinvolgere il piu’ possibile i deputati che hanno partecipato all’audizione . 




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