(Comitato di quartiere Serpentara) |
Se dovessimo stabilire una percentuale su chi è il principale erogatore di servizi pubblici in III Municipio, dopo una veloce verifica, potremmo tranquillamente decretare un buon 60% a carico dei volontari e dei cittadini residenti.
Sporcizia dai marciapiedi, pulizie straordinarie, vere e proprie
bonifiche, potature e sfalcio dell’erba sono operazioni quasi
prevalentemente demandate al senso civico di singole realtà locali.
Comitati di quartiere, associazioni, ma anche gruppi di cittadini,
genitori di studenti e commercianti. Tutti, comunque, esausti dopo mesi e
mesi di richieste inascoltate da parte degli organi preposti. Qualche
esempio? Basta prendere la mappa del nostro territorio e indicare un
punto a caso: da via di Casal Boccone passando per Via Antamoro per poi
entrare al Tufello. Le aree verdi di Serpentara e Nuovo Salario senza
escludere Vigne Nuove, Cinquina, Talenti, Settebagni e Castel Giubileo
che soltanto domenica scorsa, dieci “volenterosi”, dopo essere riusciti a
pretendere lo sfalcio dell’erba (atteso inutilmente per mesi), hanno
lavorato per ore alla pulizia del parco del quartiere.
Il capogruppo del Nuovo Centro Destra del III Municipio Cristiano Bonelli aggiunge:
A questo punto, però, i quesiti diventano molteplici: quante risorse economiche ha risparmiato l’Amministrazione pubblica grazie agli interventi di privati cittadini? E le assicurazioni per tutelare chi lavora? E’ giusto pagare le tasse per non avere neppure i servizi base? Vogliamo poi parlare dell’incredibile lavoro messo in campo prima e durante l’anno scolastico da parte di maestri e genitori per rendere la scuola pubblica dignitosa? oppure dei soldi che costantemente vengono versati dai genitori degli studenti della scuola pubblica?
Una storia lunga un anno, in III Municipio, mette in elenco numerosissimi interventi (non autorizzati) che hanno ridato dignità ad interi quadranti del nostro territorio. Oggi, considerata anche la forte crisi economica, tuttavia, sarebbe giusto monetizzare l’unica concreta risposta alle tante richieste inoltrate al Municipio che, purtroppo, resta sostanzialmente inerme difronte alla richieste di cure e pulizia.
La proposta, forse provocatoria ma non troppo, è quella di detassare i cittadini che dimostrano (certificandolo) di aver speso denaro e tempo per interventi nelle aree pubbliche, il famoso “bene comune” tanto sbandierato dalla sinistra nostrana. Se il Municipio e Roma Capitale dovessero prendere seriamente tale proposta sicuramente ci guadagnerebbero tutti. In particolare quei migliaia di cittadini, umiliati e costretti a convivere nel degrado e nell’abbandono. Chi conosce la nostra “terra” sa che le uniche aree ben tenute e quindi vissute in sicurezza dai residenti, sono quelle conservate da quei Comitati di Quartiere particolarmente attivi e pratici che vengono sistematicamente snobbati dall’istituzione locale. Ed è per questo che crediamo sia giunto il momento di riconoscere il cosiddetto “dovuto” a chi lavora per la collettività. Altro discorso riguarda coloro che “governano” (si fa per dire) il nostro territorio, a loro ci penseranno i cittadini alla prossima scadenza elettorale ed ogni ulteriore giudizio sarebbe inutile.
Il capogruppo del Nuovo Centro Destra del III Municipio Cristiano Bonelli aggiunge:
A questo punto, però, i quesiti diventano molteplici: quante risorse economiche ha risparmiato l’Amministrazione pubblica grazie agli interventi di privati cittadini? E le assicurazioni per tutelare chi lavora? E’ giusto pagare le tasse per non avere neppure i servizi base? Vogliamo poi parlare dell’incredibile lavoro messo in campo prima e durante l’anno scolastico da parte di maestri e genitori per rendere la scuola pubblica dignitosa? oppure dei soldi che costantemente vengono versati dai genitori degli studenti della scuola pubblica?
Una storia lunga un anno, in III Municipio, mette in elenco numerosissimi interventi (non autorizzati) che hanno ridato dignità ad interi quadranti del nostro territorio. Oggi, considerata anche la forte crisi economica, tuttavia, sarebbe giusto monetizzare l’unica concreta risposta alle tante richieste inoltrate al Municipio che, purtroppo, resta sostanzialmente inerme difronte alla richieste di cure e pulizia.
La proposta, forse provocatoria ma non troppo, è quella di detassare i cittadini che dimostrano (certificandolo) di aver speso denaro e tempo per interventi nelle aree pubbliche, il famoso “bene comune” tanto sbandierato dalla sinistra nostrana. Se il Municipio e Roma Capitale dovessero prendere seriamente tale proposta sicuramente ci guadagnerebbero tutti. In particolare quei migliaia di cittadini, umiliati e costretti a convivere nel degrado e nell’abbandono. Chi conosce la nostra “terra” sa che le uniche aree ben tenute e quindi vissute in sicurezza dai residenti, sono quelle conservate da quei Comitati di Quartiere particolarmente attivi e pratici che vengono sistematicamente snobbati dall’istituzione locale. Ed è per questo che crediamo sia giunto il momento di riconoscere il cosiddetto “dovuto” a chi lavora per la collettività. Altro discorso riguarda coloro che “governano” (si fa per dire) il nostro territorio, a loro ci penseranno i cittadini alla prossima scadenza elettorale ed ogni ulteriore giudizio sarebbe inutile.
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