2 maggio 2015

1° MAGGIO PER RIFLETTERE




Se in qualche TG avete sentito e visto il Sindaco pronunciare frasi standard tipo
 "è necessario ripristinare la legalità in questa città" potete state tranquilli: è solo uno dei tanti, troppi spot (gratuiti) concessi dai media asserviti al politico di turno. Di reale, c'è la città che noi comuni cittadini viviamo e conosciamo meglio di chiunque altro, quella città che, giorno dopo giorno, vediamo sempre più abbandonata a se stessa. Fiumi di abusivi popolano le nostre strade rovistando nei cassonetti, baraccopoli sorte ormai anni fa, completamente "integrate" e tollerate nel tessuto urbano, minori utilizzati come salvadanai in ogni angolo dei quartieri.

Per non parlare delle scuole dove quotidianamente i nostri figli crescono, continuamente stuprate e umiliate da ladri che non esitano ad usarle addirittura come latrine.

Roma è diventata una città priva di identità. Uno scenario desolante al quale ormai ci siamo passivamente abituati e che nessuno è riuscito a tutelare. Inutile scaricare responsabilità ad altri, inutile dare colpe alla crisi, alla politica o alla nostra vita frenetica. In un giorno di festa come questo, per chi ha un lavoro, sarebbe bello poter dedicare qualche minuto a riflettere come possiamo, da romani, collaborare tutti insieme per riprenderci “casa nostra”.

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