30 novembre 2015

GABRIELLI CITTADINI 3-0. MARCHIONNE N.P.




Anche questa volta, c’erano moltissimi cittadini a piazza Sempione durante l’incontro con il Prefetto Gabrielli. Fiduciosi, nonostante le due passate riunioni e, purtroppo, i pochi risultati ottenuti. Se dovessimo descrivere brevemente il pomeriggio passato nell’aula consiliare del Municipio, ci dovremmo fermare qui: nulla di nuovo a parte un lungo e corposo elenco di cose fatte da parte del vice Prefetto accompagnate da altrettanti durevoli e costanti borbottii provenienti dal pubblico presente. In questo bailamme di voci e mugugni, ci si è accorti della presenza (marginale) del minisindaco Marchionne soltanto quando, stizzito, ha risposto al segretario del comitato Le Valli-Conca d’Oro che gli ricordava di non aver mantenuto la promessa d’installazione di un recinto all’interno del Parco delle Valli, vicino all’entrata di via Val d’Ala. Recinto necessario per impedire che qualche bambino (l’area giochi dista non più di 50 metri) potesse finire sopra i binari ferroviari. Una discussione, quella partorita dal Presidente, sterile e inutile. Ma, soprattutto, non corretta. Marchionne, con tracotanza, sosteneva che i lavori fossero già iniziati e che, la cosiddetta “intelligence”, precedentemente menzionata dall’esponente del comitato, non era stata puntuale nel darne effettiva comunicazione. Sfortunatamente, il giorno successivo all’incontro, l’inquilino di piazza Sempione, come da prassi, ha avuto la sua Waterloo mediatica. Il segretario del C.d.Q. Le Valli, Piergiorgio Bruni, infatti, armato di telefonino ha fatto una passeggiata nell’area “incriminata” scattando foto e filmando l’assoluta assenza di uomini, mezzi e materiali preposti, come detto, a svolgere questo vitale lavoro. Il breve reportage, in poco tempo, ha fatto il giro di tutti i social media e, il povero Marchionne, è finito sulla gogna virtuale. Strano, eh? Torniamo, però, all’incontro di mercoledì scorso. Mentre gli interventi dei cittadini andavano avanti, il Prefetto prendeva appunti e le opposizioni (una parte) consegnavano formalmente a Gabrielli un dossier nel quale venivano elencati i luoghi con i maggiori insediamenti abusivi del III Municipio. Contestualmente, veniva sottolineato quello presente lungo il Viadotto dei Presidenti che, da circa 3 anni, consente ad una decina di persone, di vivere indisturbate e nell’illegalità nonostante le numerosissime segnalazioni e richieste di sgombero. Nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, il dibattito si chiudeva. Nell’aria, malgrado ciò, si percepiva una sensazione strana, la maggior parte dei cittadini andava via senza aver avuto risposta ai propri interrogativi. Quesiti che ci poniamo anche noi. Il Comune di Roma, ormai, è governato da un tecnico dello Stato (Tronca), la sicurezza è delegata ad un altro uomo delle istituzioni (Gabrielli), i 15 Municipi hanno un sub commissario che li segue (nel nostro è stato designato Taucer) ma hanno anche la Giunta, con i consiglieri che svolgono normalmente la loro attività. Anche se, ci viene naturale pensare che stiano lavorando solo ad una lunga campagna elettorale. Il silenzio della stampa cittadina, infine, ci fa credere ad un grande e segreto accordo che consente (attraverso un Decreto Legge) a tutti gli schieramenti politici di andare avanti come se nulla fosse accaduto. Come se l’ex sindaco Marino fosse ancora in carica. Certamente, c’è il Giubileo, poi le emergenze sulla sicurezza ma alla fine la maggior parte delle persone si pone la stessa domanda: ma un pochino di ritegno, no?

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