Tra
le tante combinate dal Municipio III una fu davvero divertente (si
fa per dire), ricordate il tratto di marciapiede costruito
difronte alla scuola Don Bosco? (clicca qui). Fu prima
demolito in parte, poi completamente e la questione fu ripresa
persino da alcuni quotidiani romani. Infoterzo dedicò
molti articoli a quella buffa vicenda accaduta a due passi dalla sede
municipale di piazza Sempione ed ora in esclusiva vi spieghiamo cosa
è successo di nuovo. L’imbarazzo dei governanti locali, mentre
impazzava la polemica, fu risolto come spesso accade, dando la colpa
ad un tecnico del municipio reo di aver eseguito un progetto voluto
da alcuni politici di maggioranza. Il geometra comunale fu colui che
eseguì alla lettera ciò che gli fu chiesto ma in realtà le
responsabilità sono da addebitare in primis ai politici locali che
anziché considerare i pareri contrari dei Vigili vollero andare
avanti a tutti costi. I primi a chiedere spiegazioni furono proprio i
commercianti di Piazza Monte Baldo che increduli fecero notare più
volte che il “progetto pastrocchio” (clicca qui)
avrebbe creato solo un peggioramento del traffico e una diminuzione
di parcheggi. Non sapendo dove mettere le mani e soprattutto a chi
scaricare le colpe arriva la soluzione: “è colpa del
progettista!” che riceve dal Direttore del Municipio (il datore
di lavoro dei dipendenti municipali) una “contestazione
d’addebito”. Il povero ed incolpevole geometra è costretto a
farsi aiutare da un avvocato e deposita una sorta di memoria
difensiva che attesta la sua totale “innocenza” e con
documentazione alla mano dimostra che ha solo eseguito ciò che gli
era stato chiesto. A conferma di quanto descritto, la punizione
impartita dal Direttore cambia (il 30 ottobre scorso) e si
trasforma in “archiviazione procedimento disciplinare”…
nessun “provvedimento sanzionatorio”. Insomma a Roma si
dice, c’hanno provato ma ja detto male, volevano scaricare ad un
tecnico colpe che invece sono tutte a carico di un paio di giovani ed
inesperti politici nostrani che anche in questo caso hanno
“giocato” a fare le cose dei grandi ma hanno sbagliato
tutto. Ora che tipo di sanzione riceveranno i veri colpevoli dello
spreco di denaro pubblico (costruzione marciapiede – parziale
demolizione e nuova costruzione – demolizione definitiva)? E’
bene che tutti sappiano che ipocritamente hanno provato a scaricare
su altri loro colpe e che evidentemente qualcuno si è prestato al
loro gioco provando a sanzionare per poi tornare sui propri passi.
Una storia che ci fa capire quanto superficiale sia la conduzione di
un municipio esteso e popoloso quanto una città media italiana.
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