9 maggio 2014

I TAGLI DI MARINO, LI FAREBBE PURE UN BAMBINO.


Va bene che il Comune di Roma Ignazio Marino, lo “guida” da meno di un anno, e che le responsabilità di un buco che si fatica perfino a leggere (secondo Ernst & Young si parla di un disavanzo strutturale di circa 1,2 miliardi l'anno) non sia solo colpa sua, ma anche dei suoi predecessori e che Roma ha un numero di dipendenti pari agli abitanti di Benevento (62 mila), però spulciando tra i conti dell'amministrazione Marino, si trovano voci a dir poco inquietanti. 

Prendiamo per esempio i consulenti voluti dal Sindaco Ignazio che tra chiamate dirette e curriculum (letti male) un totale di circa 80 esterni. Tra cui ci sono, vecchi politici come Enzo Foschi (capo della segreteria a 114.282 € l'anno), giornalisti come Chiara Romanello (ufficio stampa, 109.000 € l'anno), per un totale di 4.624.614 € all'anno!!  Sindaco e assessori costano poi, secondo un rapporto Uil-Eures, 100 mila euro ciascuno, contro i 93 mila di Milano, i 92 mila di Torino e i 72 mila di Napoli. Ma Roma è Capitale …   


C'è poi l'Ipa, l'Istituto di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti, un altro carrozzone che eroga stipendi lauti e consulenze molto ambite. Il Presidente e il direttore, di nomina diretta del Sindaco, starebbero pensando a informatizzare l'ente con un investimento di 5 milioni € ignorando la possibilità di risparmiare utilizzando le non trascurabili strutture informatiche nonché il personale dell’Amministrazione comunale. 

Altro esercito di Paperoni al soldo del Campidoglio è quello degli avvocati: 23 toghe con stipendi tutti tra i 260.000 € e i 320.000 €, per un totale di 6.500.000 € l’anno (bisognerebbe a tal proposito indagare su i risultati, le presenze alle udienze ed i ricorsi vinti e persi). 

C'è poi la mala gestione: ogni anno Roma Capitale incassa 27 milioni dagli affitti dei suoi 43 mila immobili, peraltro con un tasso di morosità piuttosto alto, e ne spende circa 21 milioni per affittare dai privati 4.801 appartamenti per l'emergenza abitativa, sacrosanti sia chiaro; ma i milioni di euro in affitti di sedi inutili?   

Le municipalizzate: Considerati i debiti di Atac, (solo nei confronti dei fornitori vanta un debito di 519 milioni €) Ignazio pare abbia disposto un taglio del Kilometraggio cioè la diminuzione delle linee, cioè meno trasporto pubblico mentre decine e decine di bus giacciono guasti nei depositi. E l'Ama? Dal 2009 è alle prese con gli interessi sul suo debito che ammonta a 600 milioni €, anche qui il Sindaco dopo numerosi annunci aveva deciso un cambio radicale nella dirigenza spendacciona, selezionò infatti un nuovo AD dopo aver confrontato decine di curriculum vitae, passati pochi giorni quell’Amministratore Delegato fu indagato e quindi si dimise (Ignazio aveva scelto bene…) analoga figuraccia la fece con il nuovo comandante della Polizia Municipale, scelto personalmente dal Sindaco dopo la visione dei curriculum e mandato a casa dopo tre giorni perché il suo curriculum non coincideva con i requisiti richiesti. Da non credere!!  

Intorno a tutto questa incompetenza (pagata da coloro che vivono in questa città) ci sono poi altre incredibili scelte che hanno fatto sborsare soldi (pubblici) inutilmente: pedonalizzazione dei Fori Imperiali, un flop annunciato e costato ben 1.400.000 € più spese accessorie come straordinari ai vigili urbani ecc. ecc. 

Poi chi non ricorda la martellante campagna di Settembre “libera il tombino” (Infoterzo se ne era occupato) milioni di euro per liberare i tombini ostruiti …perché Roma non si può fermare per un acquazzone” appunto, Roma con i primi acquazzoni si è fermata e pure allagata nonostante 3 milioni € buttati dentro le  fogne della città; e poi ancora “piccole cifre” (un corno piccole!!). 

Roma Capitale spende 658.000 € per aderire ad «associazioni di rilievo nazionale comunitario e internazionale» come l'Anci, la cui quota associativa è di 404.000 € (fantastico no!), ma c'è anche l'istituto Alcide Cervi di Reggio Emilia (12.000 €) e il Cicu (chi?): Comitato Italiano delle Città Unite (14.283 €) e via discorrendo. 

Poi se più di 10.000 (diecimila) dipendenti comunali vanno a protestare in Campidoglio perché gli vogliono togliere mediamente 300 al mese in uno stipendio di circa 1100 € come non dargli ragione? Si è vero c’è la crisi, i privati vengono licenziati in tronco e quelli pubblici hanno comunque delle garanzie maggiori (da non confondersi con i privilegi) ma Roma Capitale non può essere solo quando fa comodo a qualcuno.  
Noi di Infoterzo vogliamo restare lontani dal populismo imperante che alimenta gli strilloni di turno ma difronte all’ennesimo furbo politicante che ha annunciato di voler rivoltare il mondo e poi sta facendo peggio di tutti gli altri non possiamo tacere, ma forse si parlava di un altro mondo? 

…ecco perché lo chiamano Marino l’extraterrestre.

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