16 maggio 2014

MOBILITA’: LE CONTRADDIZIONI DEL MARZIANO: BASTA AUTO PRIVATE! USATE IL BUS … MA NON TROPPO!


Il 30 Luglio 2013 e in piena estate, la giunta Marino (in attesa che passi in giunta) avrebbe voluto aumentatare i parcometri a 1,50 euro l’ora, abolire l’abbonamento mensile di 70 euro e quello giornaliero di 4 euro, e di vietare il parcheggio gratis ai residenti. Mica solo in centro, in tutta la città! Niente più abbonamenti mensili o giornalieri e, per i residenti titolari del permesso, revoca del diritto a parcheggiare gratis su quelle strade ritenute "assi principali di scorrimento" e quindi strategiche per far defluire il traffico senza intoppi. Ruotava attorno a queste tre mosse il piano del Comune per liberare il centro e le periferie dai veicoli privati e per convincere i romani, con le buone o con le cattive, a lasciare l'auto a casa e salire sui mezzi pubblici. L'obiettivo dell'assessorato alla Mobilità e ai Trasporti, guidato da Guido Improta, era facilitare la rotazione dei veicoli in sosta nelle zone congestionate e spingere i cittadini verso l'uso del trasporto pubblico. Così veniva abolita la distinzione tra parcheggio dentro la Ztl, che ora costa 1,20 euro l'ora, e parcheggio fuori dalla Ztl, un euro ogni sessanta minuti.  "Le strisce blu non devono essere un garage a cielo aperto, ma ci deve essere un ricambio continuo di auto e inoltre vogliamo incoraggiare il trasporto pubblico ma per incoraggiarlo dobbiamo farlo funzionare meglio". Così il Sindaco Ignazio Marino aveva spiegato. Ma arriviamo ad oggi e scopriamo che lo stesso Sindaco che neanche un anno fa pronunciava queste parole, per risanare le disastrose casse comunali taglierà le linee Atac periferiche. 


Il taglio di 2,8 milioni di km di trasporto e la soppressione di numerose linee. Mentre Roma Tpl dovrà rinunciare a 6,8 milioni di budget sul contratto di servizio (il 10% del bilancio complessivo), che significherà diminuzione dei mezzi e 300 dipendenti in esubero. All'Atac l'operazione è già iniziata. Ci si muove sui dieci depositi e quello della Collatina ha fatto da battistrada, con l'approvazione dell'Assessorato alla Mobilità, che in una lettera dà l'ok per "la ristrutturazione della rete di trasporto di superficie del deposito Collatina". Dando il suo "nulla osta alla ristrutturazione". Da quando? Le date sono il 5 e il 12 maggio. Vediamo come. Dal 5 maggio saranno soppressi i bus 112, 175 312, 442 e 491. E dal 12 maggio il 565. In tutto sei linee. Naturalmente per recuperare funzionalità le altre saranno in parte modificate e in parte rimodulate. Con un risparmio finale di 1.806.361 chilometri. Il metodo, che sarà esteso ad altri depositi.  Per Roma Tpl invece parte dal dipartimento. "Con la presente" si legge "si comunica che quest'ufficio, in considerazione dei fondi stanziati ed impegnati per il 2014, relativamente al contratto vigente con codesta società, pari ad euro 107.100.000, intende avvalersi della facoltà di ridurre la produzione chilometrica (il Comune paga Atac in base al chilometraggio).


Adesso però dobbiamo chiarirci (almeno tra noi umani) ,il marziano prima giustifica l’aumento della tariffa “strisce blu” come operazione per disincentivare l’utilizzo delle auto “invitando” i romani ad utilizzare il mezzo di trasporto pubblico (giustissima cosa) ma poi è costretto a fare l’esatto contrario: diminuire il servizio del trasporto pubblico, togliendo linee bus e diminuendo il chilometraggio, quindi riducendo i percorsi,le fermate ecc .

Può una città continuare ad essere governata in questo modo? Con misure estemporanee, scollegate senza una pianificazione e soprattutto con persone così inadeguate?

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