Il
30 Luglio 2013 e in piena estate, la giunta Marino (in attesa che passi in giunta) avrebbe voluto aumentatare i
parcometri a 1,50 euro l’ora, abolire l’abbonamento mensile di 70 euro
e quello giornaliero di 4 euro, e di vietare il parcheggio gratis ai
residenti. Mica solo in centro, in tutta la città! Niente più
abbonamenti mensili o giornalieri e, per i residenti titolari del
permesso, revoca del diritto a parcheggiare gratis su quelle strade
ritenute "assi principali di scorrimento" e quindi strategiche per far
defluire il traffico senza intoppi. Ruotava attorno a queste tre mosse
il piano del Comune per liberare il centro e le periferie dai veicoli
privati e per convincere i romani, con le buone o con le cattive, a
lasciare l'auto a casa e salire sui mezzi pubblici. L'obiettivo
dell'assessorato alla Mobilità e ai Trasporti, guidato da Guido Improta,
era facilitare la rotazione dei veicoli in sosta nelle zone
congestionate e spingere i cittadini verso l'uso del trasporto pubblico.
Così veniva abolita la distinzione tra parcheggio dentro la Ztl, che ora costa 1,20 euro l'ora, e parcheggio fuori dalla Ztl, un euro
ogni sessanta minuti. "Le strisce blu non devono essere un
garage a cielo aperto, ma ci deve essere un ricambio continuo di auto e
inoltre vogliamo incoraggiare il trasporto pubblico ma per
incoraggiarlo dobbiamo farlo funzionare meglio". Così il Sindaco Ignazio Marino aveva spiegato. Ma arriviamo ad oggi e scopriamo
che lo stesso Sindaco che neanche un anno fa pronunciava queste parole,
per risanare le disastrose casse comunali taglierà le linee Atac
periferiche.
Il taglio di 2,8 milioni di km di trasporto e la
soppressione di numerose linee. Mentre Roma Tpl dovrà rinunciare a 6,8
milioni di budget sul contratto di servizio (il 10% del bilancio
complessivo), che significherà diminuzione dei mezzi e 300 dipendenti in
esubero. All'Atac l'operazione è già iniziata. Ci si muove sui dieci
depositi e quello della Collatina ha fatto da battistrada, con
l'approvazione dell'Assessorato alla Mobilità, che in una lettera dà
l'ok per "la ristrutturazione della rete di trasporto di superficie del
deposito Collatina". Dando il suo "nulla osta alla ristrutturazione". Da
quando? Le date sono il 5 e il 12 maggio. Vediamo come. Dal 5 maggio
saranno soppressi i bus 112, 175 312, 442 e 491. E dal 12 maggio il 565.
In tutto sei linee. Naturalmente per recuperare funzionalità le altre
saranno in parte modificate e in parte rimodulate. Con un risparmio
finale di 1.806.361 chilometri. Il metodo, che sarà esteso ad altri
depositi. Per Roma Tpl invece parte dal dipartimento. "Con
la presente" si legge "si comunica che quest'ufficio, in considerazione
dei fondi stanziati ed impegnati per il 2014, relativamente al
contratto vigente con codesta società, pari ad euro 107.100.000, intende
avvalersi della facoltà di ridurre la produzione chilometrica (il
Comune paga Atac in base al chilometraggio).
Adesso
però dobbiamo chiarirci (almeno tra noi umani) ,il marziano prima
giustifica l’aumento della tariffa “strisce blu” come operazione per
disincentivare l’utilizzo delle auto “invitando” i romani ad utilizzare
il mezzo di trasporto pubblico (giustissima cosa) ma poi è costretto a
fare l’esatto contrario: diminuire il servizio del trasporto pubblico,
togliendo linee bus e diminuendo il chilometraggio, quindi riducendo i
percorsi,le fermate ecc .
Può
una città continuare ad essere governata in questo modo? Con misure
estemporanee, scollegate senza una pianificazione e soprattutto con
persone così inadeguate?
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