Ricordate
il Sig. Gino, l’ex custode della scuola Toscanini di
Via Flavio Andò torturato da un gruppo di balordi che speravano di
sottrarre chissà quale fortuna dalla casetta adiacente al Comando
dei vigili Urbani? Dopo settimane passate all’ospedale il 2
dicembre scorso è uscito e ogni giorno gira per studi medici
a fare terapie e accertamenti, suo figlio Urbano e il suo
nipotino di 8 anni, quella notte stavano in casa e una volta
immobilizzati hanno assistito alla furia di cinque maledetti tra
minacce e pugni. Come al solito i quotidiani i blog e le tv per
giorni hanno parlato dell’aggressione, un corteo con centinaia di
cittadini poi il silenzio totale, caso archiviato non fa più
notizia. Ma la cosa inaccettabile è un’altra e cioè la totale
assenza delle istituzioni, nessuno si è fatto vivo, nessuno è
intervenuto nessuno ha sentito il dovere istituzionale di mettersi a
disposizione della famiglia Lozzi. La casa nella quale vive il
Sig. Gino è ancora priva di illuminazione nell’area
esterna, è priva di una vera porta blindata, è priva di una
recinzione esterna che possa dare un minimo di sicurezza è quindi
ancora a disposizione dei balordi di turno.
Il
bambino che ha vissuto e subito il dramma della rapina non ha
ricevuto neanche una visita da parte dei servizi sociali del Comune
ne tanto meno di quelli municipali, non una parola di
conforto, un gesto di presenza anche solo formale, nulla di nulla. Un
silenzio, quello delle istituzioni, intollerabile e difficile da
credere. Questa volta non c’entra la politica, la Giunta la
sinistra il centro e la destra qui si parla di sensibilità, di pietà
di solidarietà di senso civico qui si tratta di persone e
soprattutto di un bambino che ha dovuto vivere sulla sua pelle un
dramma che difficilmente dimenticherà. Siamo sinceramente schifati!
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