Giovedì
15 gennaio, si è svolta la quarta assemblea tra tutti i comitati
di quartiere, il responsabile dell’Agenzia della Mobilità e alcuni
rappresentati della Giunta municipale (assente l’Assessore
Impronta).
Circa
50 persone hanno per
oltre 3 ore animato l’incontro che, giusto per rammentarlo, fa
parte di una serie di richieste inoltrate dalla rete dei comitati al
Municipio durante l’occupazione dell’aula consiliare organizzata
due mesi fa circa. In quell’occasione alcuni rappresentanti dei
comitati ottennero dal Presidente del
Municipio una serie di impegni e cioè un
incontro con l’assessore alla Mobilità (Impronta) per affrontare i
problemi legati alla soppressione di 7 linee bus, uno con le forze
dell’ordine per discutere di sicurezza ed uno con l'assessore alle
periferie, solo dopo le rassicurazioni del Presidente del Municipio i
cittadini decisero di fermare l’occupazione.
Durante
l’assemblea di giovedì si è parlato delle problematiche derivanti
la “razionalizzazione” del TPL (trasporto Pubblico
Locale) che ha causato innumerevoli disagi. Il 27 ottobre scorso
infatti, senza dire nulla a nessuno il Municipio Atac e
l’Agenzia della Mobilità fecero partire un nuovo piano che in
sostanza diminuiva il servizio del trasporto pubblico offerto fino
all’ora. Molte le proteste degli utenti che oltre ad non essere
stati preventivamente informati subirono la beffa dei cambiamenti e
delle soppressioni direttamente sulla loro pelle (a tal proposito
Infoterzo pubblicò un articolo clicca qui)
Difficile
da credere ma il Municipio con i suoi governanti non attuò
nessun processo partecipativo, nessuna informazione preventiva quindi
nessuna assemblea ne alcun comunicato che potesse informare le decine
di migliaia di residenti sui cambiamenti. Proteste, valanghe di mail
e fax e qualche articolo di giornale costrinsero il Municipio a fare
qualche passo indietro e dopo l’ennesima figuraccia pubblica (il
piano di razionalizzazione che fu elaborato ad agosto e tenuto
nascosto in un cassetto) alcune linee furono velocemente
ripristinate. Il 15 gennaio scorso si è riparlato dei problemi e dei
disagi ma i Comitati di quartiere sono tornati a casa con un “vedremo
ci stiamo lavorando” e con la conferma che in III Municipio le cose
vanno al contrario, prima si decide e si attua poi ci si mette mano
per provare a fare le cose che sono utili alla collettività.
Costretto dalle pressanti richieste dei Comitati di Quartiere, il Presidente
del Municipio ha dovuto dar seguito alle stesse collocandosi così
come mero esecutore delle volontà di terzi. In evidente difficoltà
e mal consigliato la sua debole Giunta viene sistematicamente
umiliata da un gruppo di inesperti cittadini che però sembrano aver
capito bene di essere la vera (e forse l’unica) spina nel fianco di
una deludente maggioranza municipale. Intanto chi paga tanta
incompetenza ed inefficienza sono sempre i soliti: i cittadini!
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