30 maggio 2014

Flash: TORMENTONE IN MUNICIPIO "Te l'avevo detto io"



Da alcuni giorni nel nostro Municipio è apparso ovunque lo slogan "Te l'avevo detto io..." si riferisce forse alla passata campagna elettorale Europea?

25 maggio 2014

ALTRO CHE CAPODANNO A PIAZZA SEMPIONE




Dopo aver sentito le varie lamentele, noi di Infoterzo ci siamo recati alle 19,30 presso gli uffici del  Municipio in Via Fracchia dove la situazione era ancora abbastanza tragica come si può vedere dalla foto. Dalla mattina fino al nostro arrivo erano state emesse 1900 nuove schede elettorali  e 594 persone in attesa del nuovo certificato, parlando con i dipendenti del comune l'organico comunale è stato rinforzato con altri impiegati, l'unico problema e che nessuno dei rinforzi era abilitato a svolgere questa funzione. Il Presidente del Municipio Paolo Marchionne ha fatto una veloce visita,  dopo aver ascoltato la rabbia dei cittadini ha pensato bene di togliere il disturbo e poco dopo ha pubblicato la seguente dichiarazione sulla sua pagina Facebook.



Ha poi prontamente replicato il consigliere Cristiano Bonelli (Ncd), sempre su fb, smentendo quanto dichiarato: Risposta al presidente Marchionne che tranquillizza i residenti. Io sono ora (20,02) a via fracchia e ci sono 450 persone in lista d attesa !! una gran parte è andata via esausta e (avvelenata) ... contento lui ...

24 maggio 2014

MARINO HA PERSO LA TESTA?



Coinvolto dalla triste vicenda dei Fori chiusi a metà, costata 1.500.000 €, il Sindaco di Roma si sarà montato la “testa” e per la modica cifra (a carico dei cittadini romani) di 4240 € si è fatto portare  una statua... senza testa. Perché la statua era talmente pesante che è stato necessario rinforzare il parquet dello studio, sostenuto da travi in legno. E per “le opere murarie necessarie per il posizionamento”, come si legge nella fattura, sono stati necessari due giorni di lavoro e 2.440 €. Ai quali aggiungere 1.830 € per il trasloco della scultura dal museo sulla via Ostiense al Campidoglio e per la pulitura. Totale: 4.240 €.




Vivendo ormai barricato in Campidoglio, il sindaco continua ad occuparsi con grande cura del suo ufficio. 

Dopo aver ritinteggiato tutto, sostituito il tavolo di legno con uno in vetro e metallo, installato un pc Apple nuovo di zecca, ora si è distinto per aver fatto spendere più di 4 mila € per collocare una statua di marmo nel suo ufficio. 

Una statua senza testa. Come la nostra città…



22 maggio 2014

FESTA DEI BAMBINI: UNA DOMENICA BESTIALE !



Con un coraggio davvero esclusivo il Sindaco di Roma lancia la giornata dei bambini: “Domenica 25 Maggio è la giornata delle bambine e dei bambini romani, il primo passo di un progetto che vuole cambiare il rapporto della città con i suoi piccoli e ridisegnare per loro uno stile di vita più adatto e piacevole”
Ad un anno dall’insediamento di Marino proviamo ad analizzare la situazione sul “fronte bambini” nel nostro Municipio III:
Le aree ludiche del nostro territorio e gran parte di quelle della città sono in uno stato a dir poco pietoso! Gli asili ripetutamente svaligiati e depredati sono ormai il discount di coloro che indisturbati entrano nelle mense scolastiche a fare spesa settimanale (uno su tutti l’asilo di Via Comano: 12 furti in un mese!). Durante i furti avvenuti nell’80% delle scuole municipali i “ladri” hanno defecato ed urinato nelle classi dei bambini senza che nessuno (ad oggi) prendesse seri provvedimenti per mettere in sicurezza le strutture scolastiche.  I pasti consegnati ai bambini sono offensivi nelle quantità a causa di un bando che prevede biscotti da 20 grammi l’uno o la divisione di una banana in due perché il capitolato non consente grammature superiori.  In questo Municipio era stata istituita la “settimana dei diritti dei minori “ una iniziativa che vedeva coinvolte tutte le strutture del Municipio (con l’adesione addirittura degli asili privati)  per ribadire concetti basilari, tutele ed attenzioni da dedicare ai più piccoli; da quest’anno appena il 30% delle scuole materne hanno sviluppato il progetto (gratuito per tutti) che prevedeva il coinvolgimento e la presenza dei genitori  nel luogo dove i piccoli crescono. Scie di abusivi accampati a decine ovunque, attraversano le strade del Municipio e svuotano cassonetti (e forse anche qualche casa) con a seguito minori da zero anni in su; all’interno degli accampamenti vivono bambini tra i rifiuti e ratti in un degrado disumano ed inaccettabile, nei semafori, fuori i supermercati e di notte a Prati Fiscali a prostituirsi i minori sono presenti ovunque e Domenica  Roma Capitale ha organizzato per i bambini romani “una serie di iniziative” dove  “possono scegliere fra mille iniziative pensate tutte per loro in piazze, musei, spazi culturali, ludoteche, librerie, teatri, cinema, centri sportivi” ????  
Per la prima volta chiudiamo un nostro articolo senza dare un giudizio, rischieremmo di essere volgari … 

20 maggio 2014

PRATI FISCALI E NON SOLO


 

Dopo la pubblicazione di foto a dir poco sconce (la prestazione sessuale fotografata a Prati Fiscali) e dopo aver visto decine di volantini affissi in zona  da una residente, che denunciavano con tanto di fermo immagine una coppia di ladri ripresi da una telecamera  privata, la situazione era arrivata al limite. Un noto quotidiano romano dedicava un paginone, quelli locali lo fanno da anni ma la situazione non cambia anzi peggiora. 
  

L’attivissimo comitato di quartiere Salviamo Prati Fiscali che incassò delle piccole risposte dalla Giunta precedente, continua ad urlare e a farsi sentire. Riunioni con il Municipio, comunicati, un incontro pubblico con il Presidente del Municipio e poi il 6 Marzo, una rappresentanza del Comitato è stata ricevuta in Campidoglio dal Delegato alla Sicurezza, dall’Assessore alle Politiche Sociali e dal Comandante GSU della Polizia Municipale. L’esito fu motivo di soddisfazione per i cittadini, “il Sindaco in persona  sta lavorando unitamente alle forze dell’ordine ad un provvedimento regolamentare  per contrastare la prostituzione e non solo” fu una delle risposte rassicuranti. A distanza di quasi tre mesi dall’incontro nulla è cambiato, gli unici ad intervenire sono i Carabinieri e quel maggior controllo comunicato ai cittadini ancora deve partire . I legittimi timori dei residenti sono che la stagione estiva aumenterà la presenza delle prostitute (come ogni anno) e con le rassicurazioni verbali difficilmente qualcosa cambierà in meglio. Ma i problemi di via Prati Fiscali e di via Prati Fiscali vecchia (e di tutto il Municipio) non sono solo la prostituzione, ma anche il degrado causato dalla mancata pulizia delle strade e dalla manutenzione del verde, per non parlare delle decine di abusivi che nelle vicinanze si sono accampati indisturbati (da un anno non si effettuano sgomberi in III Municipio!!). Tra qualche settimana la nuova amministrazione compie un anno e a vedersi intorno la situazione generale è a dir poco degradante, gli uffici municipali sono al collasso, manca da mesi il comandante municipale dei Vigili Urbani, manca la responsabile-dirigente dell’UOSeCs (servizi sociali e scuole) e tra un mese anche il responsabile dell’Ufficio Tecnico municipale e quello dell’anagrafico andranno in pensione. Ma ciò che manca più di ogni altra cosa sono coloro che i cittadini hanno scelto (lo rifaranno mai?) alla guida del Municipio, i politici locali; colpevoli di tutte queste inefficienze quei politici che almeno a livello municipale dovrebbero essere presenti, attivi e laddove possibile risolutivi, altrimenti che differenza c’è tra coloro che vengono scelti direttamente dai cittadini e i babbioni nominati che abbiamo alla Camera ed al Senato?

M5S: UN VOTO UTILE?

M5S : un voto utile?


Normalmente la categoria del voto utile viene impiegata dai leader dei partiti più grandi contro i “partitini”, specie in presenza di un sistema elettorale con una soglia di sbarramento. Oggi cercherò di spiegare perchè, alle prossime elezioni europee, sarà un voto inutile anche quello dato al Movimento 5 Stelle, nonostante sia accreditato del 25% circa dagli ultimi sondaggi disponibili.

Questo titolo provocherà alcune reazioni accalorate, lo so. Ma proverò ad argomentare la mia tesi con categorie razionali in una politica sempre più emotiva. Servirà a poco, ma sono fatto così. Provo a far funzionare la testa, non solo stomaco e fegato.

Quelli che seguono sono i 7 punti del programma per le elezioni europee del Movimento 5 Stelle.


Due punti sono decisamente poco chiari, il 3 e il 5. Gli altri sono chiarissimi, ma del tutto irrealizzabili da parte del M5S. In particolare, i punti 1, 2 e 4 implicherebbero una presenza di Grillo & Co. al governo dell’Italia e la possibilità di negoziare e convincere tutti gli altri governi europei (!). Il punto 6 implica una modifica costituzionale, per cui chi lo propone dovrebbe avere la maggioranza assoluta nel Parlamento italiano. Il punto 7 non si può attuare in Italia, se non sotto forma di referendum consultivo (ne abbiamo fatto uno solo dal ’48 ad oggi).

Questo significa che più che un programma, quei 7 punti rappresentanto tutt’al più un manifesto. Qualcosa tipo “l’Europa che vorrei”. Senza alcuna possibilità che gli eurodeputati M5S realizzino quei punti programmatici. Se nel programma avessero scritto che vogliono la pace nel mondo, il disarmo immediato di tutti gli eserciti, la fine della schiavitù e del razzismo, quel programma avrebbe avuto le stesse probabilità di realizzazione…

Forse sarebbe bene chiarire perchè tali punti sono irrealizzabili, accennando a come funziona l’Unione europea e a quali sono i suoi meccanismi decisionali.

Sorvolando sul Fiscal Compact, che è un trattato internazionale il che implica la necessità di essere al governo per modificarlo e farlo successivamente approvare dal Parlamento italiano, le procedure legislative ordinarie dell’UE prevedono un iter (cd. procedura di codecisione) in cui gli attori chiave, con pari poteri, sono Consiglio e Parlamento UE. Il Consiglio è composto dai governi nazionali, e nel nostro governo il M5S si è guardato bene di entrare. Il prossimo Parlamento europeo, invece, sarà composto da 751 deputati di cui 19-20 saranno del M5S. E siccome, come da tradizione, questi deputati non faranno parte di alcun gruppo politico consolidato (PPE, PSE, GUE, ALDE, ECR, EFD, Verdi) finiranno tra i “non iscritti” (a meno che non convincano parlamentari di altri 6 paesi per costituire un nuovo gruppo, che comunque avrebbe 25-26 deputati su 751…). Questo significa che le loro “battaglie” oltre a non essere supportate dal governo italiano non saranno portate avanti neanche dal Parlamento europeo. In pratica,  i deputati M5S non avranno alcuna voce in capitolo in nessuno dei due organi decisionali. Ma neanche alla lontana…

Avremo una ventina di signor nessuno che con pochissime preferenze andranno nel Parlamento europeo a portare avanti quali proposte? Con quali mezzi? E soprattutto con quali possibilità di riuscita? Nessuna.

Detto questo, ovviamente ognuno può votare come crede. E credere che quei 20 eroi nazionali rivoluzioneranno l’Europa. Senza poteri e senza competenze. Con la forza del pensiero…(parolone). Oppure credere alle proposte parallele del loro capo che ogni giorno ci delizia dai palchi di tutt’Italia: da Hitler a Stalin, passando per vivisezioni e processi pubblici sommari a giornalisti, politici e imprenditori.

 
Il programma del rutto libero…che ovviamente in una “politica di pancia”, vince.
 
LDG
 
 

19 maggio 2014

Flash: ORMAI I FURTI SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO





Finiti i furti ai danni delle scuole materne, elementari e medie, adesso iniziano con le scuole superiori del nostro Municipio, questa volta è toccato alla succursale dell' Istituto Magistrale Statale Giordano Bruno (Paolo Monelli). Nel fine settimana passato, sono state scardinate porte d'ingresso, svuotati i distributori di snack e bibite e tutto l'incasso ad opera dei soliti ignoti.

16 maggio 2014

RIFIUTI: IMPIANTO TBM AMA VIA SALARIA




Comunicato stampa



Rifiuti - Impianto TMB AMA in via Salaria

Nuovo sopralluogo all’impianto da parte di Angelilli e Bonelli

Angelilli – Bonelli: “Da parte di Roma Capitale solo proclami, mentre la situazione diventa giorno dopo giorno sempre più preoccupante”

Nuovo sopralluogo, il secondo in due giorni, all’impianto TMB Ama di Via Salaria da parte dell’europarlamentare NCD Roberta Angelilli e del Capogruppo NCD del III Municipio Cristiano Bonelli, in seguito alle numerose segnalazioni di cittadini che hanno denunciato l’intensificarsi dei miasmi provenienti dallo stabilimento.

“Ho potuto constatare direttamente che c’è stato un aumento esponenziale del quantitativo di rifiuti trattati dall’impianto. Lo stabilimento è sotto pressione e lavora praticamente h24 per contenere l’emergenza ed evitare che Roma che sia sommersa dai rifiuti”, dichiara Angelilli.
“In questa situazione  - continua - va dato atto all’AMA della massima disponibilità e professionalità dimostrata nel gestire una situazione di assoluta emergenza che vede però le principali istituzioni del territorio assolutamente latitanti. A livello di amministrazione municipale e di Roma Capitale si sono fatti solo annunci: era stato promesso che da maggio ci sarebbe stata una progressiva diminuzione della ricezione dei rifiuti oltre all’impegno di convertire l’impianto entro il 2015. Nulla di tutto ciò è stato rispettato: c’è stato piuttosto un peggioramento. A fronte delle promesse fatte anche pubblicamente sia dal Sindaco Marino e ribadite dall’attuale Presidente del III Municipio nel corso del consiglio straordinario del 6 febbraio scorso, al quale ho partecipato, aspetto da tre mesi di ricevere una risposta ad una lettera ufficiale inviata come Vicepresidente del Parlamento europeo allo stesso Presidente Marchionne; e al Presidente Zingaretti, al Sindaco Marino e all’assessore Estella Marino in cui chiedevo la documentazione che certifica le tappe di dismissione dell’impianto. Questo è inaccettabile”

 “Sul fronte rifiuti Roma è ormai fuori controllo e il Sindaco non è in grado di gestire una situazione che sta diventando giorno dopo giorno sempre più preoccupante. Per la Commissione europea Roma è un sorvegliato speciale e se non si mette in atto subito un piano serio ed efficace si rischia seriamente l’avvio di nuove procedure di infrazione per il mancato rispetto delle normative europee”, conclude Angelilli

“Per il Sindaco Marino le colpe del degrado in cui versa la città sono sempre degli altri in questo caso di AMA, ma la verità è un’altra: manca infatti una pianificazione e l’impegno concreto a dare seguito alle promesse fatte. Per quanto riguarda gli effetti dei fumi provenienti dall’impianto Salaria siamo in attesa di ricevere  i risultati dell’indagine sanitaria che ho richiesto all’ASL RMA in merito agli eventuali effetti nocivi sulla salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe all’impianto”, dichiara Bonelli.

Roma 16 Maggio 2014

Ecco il video girato all'interno dell'impianto

MOBILITA’: LE CONTRADDIZIONI DEL MARZIANO: BASTA AUTO PRIVATE! USATE IL BUS … MA NON TROPPO!


Il 30 Luglio 2013 e in piena estate, la giunta Marino (in attesa che passi in giunta) avrebbe voluto aumentatare i parcometri a 1,50 euro l’ora, abolire l’abbonamento mensile di 70 euro e quello giornaliero di 4 euro, e di vietare il parcheggio gratis ai residenti. Mica solo in centro, in tutta la città! Niente più abbonamenti mensili o giornalieri e, per i residenti titolari del permesso, revoca del diritto a parcheggiare gratis su quelle strade ritenute "assi principali di scorrimento" e quindi strategiche per far defluire il traffico senza intoppi. Ruotava attorno a queste tre mosse il piano del Comune per liberare il centro e le periferie dai veicoli privati e per convincere i romani, con le buone o con le cattive, a lasciare l'auto a casa e salire sui mezzi pubblici. L'obiettivo dell'assessorato alla Mobilità e ai Trasporti, guidato da Guido Improta, era facilitare la rotazione dei veicoli in sosta nelle zone congestionate e spingere i cittadini verso l'uso del trasporto pubblico. Così veniva abolita la distinzione tra parcheggio dentro la Ztl, che ora costa 1,20 euro l'ora, e parcheggio fuori dalla Ztl, un euro ogni sessanta minuti.  "Le strisce blu non devono essere un garage a cielo aperto, ma ci deve essere un ricambio continuo di auto e inoltre vogliamo incoraggiare il trasporto pubblico ma per incoraggiarlo dobbiamo farlo funzionare meglio". Così il Sindaco Ignazio Marino aveva spiegato. Ma arriviamo ad oggi e scopriamo che lo stesso Sindaco che neanche un anno fa pronunciava queste parole, per risanare le disastrose casse comunali taglierà le linee Atac periferiche. 


Il taglio di 2,8 milioni di km di trasporto e la soppressione di numerose linee. Mentre Roma Tpl dovrà rinunciare a 6,8 milioni di budget sul contratto di servizio (il 10% del bilancio complessivo), che significherà diminuzione dei mezzi e 300 dipendenti in esubero. All'Atac l'operazione è già iniziata. Ci si muove sui dieci depositi e quello della Collatina ha fatto da battistrada, con l'approvazione dell'Assessorato alla Mobilità, che in una lettera dà l'ok per "la ristrutturazione della rete di trasporto di superficie del deposito Collatina". Dando il suo "nulla osta alla ristrutturazione". Da quando? Le date sono il 5 e il 12 maggio. Vediamo come. Dal 5 maggio saranno soppressi i bus 112, 175 312, 442 e 491. E dal 12 maggio il 565. In tutto sei linee. Naturalmente per recuperare funzionalità le altre saranno in parte modificate e in parte rimodulate. Con un risparmio finale di 1.806.361 chilometri. Il metodo, che sarà esteso ad altri depositi.  Per Roma Tpl invece parte dal dipartimento. "Con la presente" si legge "si comunica che quest'ufficio, in considerazione dei fondi stanziati ed impegnati per il 2014, relativamente al contratto vigente con codesta società, pari ad euro 107.100.000, intende avvalersi della facoltà di ridurre la produzione chilometrica (il Comune paga Atac in base al chilometraggio).


Adesso però dobbiamo chiarirci (almeno tra noi umani) ,il marziano prima giustifica l’aumento della tariffa “strisce blu” come operazione per disincentivare l’utilizzo delle auto “invitando” i romani ad utilizzare il mezzo di trasporto pubblico (giustissima cosa) ma poi è costretto a fare l’esatto contrario: diminuire il servizio del trasporto pubblico, togliendo linee bus e diminuendo il chilometraggio, quindi riducendo i percorsi,le fermate ecc .

Può una città continuare ad essere governata in questo modo? Con misure estemporanee, scollegate senza una pianificazione e soprattutto con persone così inadeguate?

14 maggio 2014

PRESENTATO ATTO PER I DIPENDENTI COMUNALI





Ecco l'atto in anteprima che verrà discusso in Consiglio Comunale e in tutti i Municipi del Comune di Roma compreso il Terzo. Presentato da Ncd




 
MOZIONE


Premesso
Che a seguito dei rilievi degli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono state sollevate una serie di irregolarità in ordine alle modalità con cui, negli anni, sono state erogate le risorse per corresponsione del salario accessorio al personale di Roma Capitale;
che, a seguito di tali rilievi, sussiste il concreto rischio per i dipendenti capitolini di vedersi ridurre una parte importante della propria retribuzione già dal mese di Maggio;
considerato
che Roma Capitale, nel panorama degli enti Locali, ricopre un ruolo di assoluta importanza e centralità anche in ragione del fatto che il proprio personale è chiamato quotidianamente a misurarsi con una popolazione residente in continua crescita con conseguente esponenziale aumento della domanda di servizi a cui l’ente è chiamato, attraverso la propria struttura amministrativa a rispondere;
che negli ultimi anni, a fronte dell’aumento della popolazione residente e delle attribuzioni assegnate a Roma Capitale, il personale capitolino ha registrato complessivamente una considerevole riduzione di unità dovuta principalmente ai vincoli posti dalla legislazione nazionale al “turn over” e facilmente constatabile raffrontando la dotazione organica “di diritto” con quella “di fatto”;
che tale situazione ha inevitabilmente determinato un diverso e più oneroso impiego del personale per far fronte alle attività ordinarie e all’emergenza che la Capitale si trova quotidianamente a dover affrontare;
considerato inoltre
Che i dipendenti capitolini sono tuttora costretti a lavorare in condizioni spesso difficili, senza le necessarie risorse strumentali e tecnologiche, con retribuzioni che in un contesto di grave e perdurante crisi economica risultano sempre più basse, anche a seguito del blocco del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici stabilito nel 2009, e la cancellazione, dal 2010 dell'irrisoria indennità di vacanza contrattuale;
che l’eventuale taglio del salario accessorio rischia di determinare non solo una profonda ingiustizia sociale, ma anche conseguenti effetti negativi sull’erogazione dei servizi e sui livelli qualitativi e quantitativi attualmente garantiti, con evidenti ripercussioni sull’utenza cittadina;
che nei Municipi di Roma Capitale e in diversi settori dell’Amministrazione Capitolina si registrano carenze di personale che determinano obiettive difficoltà nell’assicurare la corretta erogazione dei servizi e che, a fronte delle stesse, il personale è comunque chiamato a svolgere con la necessaria diligenza il proprio ruolo assicurando il massimo della professionalità e della dedizione lavorativa;
tenuto conto
che, a fonte delle oggettive difficoltà di Bilancio appare inaccettabile l'assunzione a chiamata diretta, negli ultimi sette mesi, di oltre 100 collaboratori del Sindaco e degli Assessori, con un costo complessivo di 4,5 milioni di euro, e con retribuzioni che arrivano fino a 170mila euro annui;


RILEVATO INOLTRE
che i dipendenti capitolini e le organizzazioni sindacali hanno indetto lo stato di agitazione e organizzato assemblee e manifestazioni di protesta;


IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO III
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta
- ad assicurare, nelle more della definizione del nuovo contratto decentrato, il mantenimento degli attuali livelli retributivi scongiurando tagli e riduzioni del salario accessorio;
- a riconsiderare, in funzione dell’approvazione del Bilancio previsionale 2014, nell’ottica del corretto impiego delle risorse pubbliche ed in relazione all’oggettiva necessità di ridurre tagli e sprechi, i rapporti contrattuali dirigenziali e di alta specializzazione stipulati con soggetti esterni all’amministrazione e che gravano sul bilancio per una spesa complessiva superiore ai 4 milioni di euro;
- ad attivarsi, con l’assoluta urgenza che il caso richiede, nei confronti del Governo nazionale, affinché, nell’ambito dell’attuazione normativa dei poteri attribuiti e da attribuire a Roma, siano introdotte norme specifiche per il personale capitolino che tengano conto della peculiarità del ruolo esercitato dall’Ente, quale Capitale d’Italia, rispetto alle altre amministrazioni comunali.

Firmatari:     Cristiano Bonelli
Jessica De Napoli
Giordana Petrella
Manuel Bartolomeo


13 maggio 2014

Flash: ATTO VANDALICO ALLA SCUOLA MEDIA NOBEL - FIDENE

Ennesimo attacco vandalico alla Scuola di Fidene, appena un mese fà rotti tutti i vetri. In fuoco le aule della media Nobel di Fidene. Biblioteca inagibile salvi quasi tutti i libri. Resa inagibile anche un'aula, trasferiti gli studenti. La Preside: non ne possiamo più









(Lavagna Lim)

9 maggio 2014

I TAGLI DI MARINO, LI FAREBBE PURE UN BAMBINO.


Va bene che il Comune di Roma Ignazio Marino, lo “guida” da meno di un anno, e che le responsabilità di un buco che si fatica perfino a leggere (secondo Ernst & Young si parla di un disavanzo strutturale di circa 1,2 miliardi l'anno) non sia solo colpa sua, ma anche dei suoi predecessori e che Roma ha un numero di dipendenti pari agli abitanti di Benevento (62 mila), però spulciando tra i conti dell'amministrazione Marino, si trovano voci a dir poco inquietanti. 

Prendiamo per esempio i consulenti voluti dal Sindaco Ignazio che tra chiamate dirette e curriculum (letti male) un totale di circa 80 esterni. Tra cui ci sono, vecchi politici come Enzo Foschi (capo della segreteria a 114.282 € l'anno), giornalisti come Chiara Romanello (ufficio stampa, 109.000 € l'anno), per un totale di 4.624.614 € all'anno!!  Sindaco e assessori costano poi, secondo un rapporto Uil-Eures, 100 mila euro ciascuno, contro i 93 mila di Milano, i 92 mila di Torino e i 72 mila di Napoli. Ma Roma è Capitale …   


C'è poi l'Ipa, l'Istituto di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti, un altro carrozzone che eroga stipendi lauti e consulenze molto ambite. Il Presidente e il direttore, di nomina diretta del Sindaco, starebbero pensando a informatizzare l'ente con un investimento di 5 milioni € ignorando la possibilità di risparmiare utilizzando le non trascurabili strutture informatiche nonché il personale dell’Amministrazione comunale. 

Altro esercito di Paperoni al soldo del Campidoglio è quello degli avvocati: 23 toghe con stipendi tutti tra i 260.000 € e i 320.000 €, per un totale di 6.500.000 € l’anno (bisognerebbe a tal proposito indagare su i risultati, le presenze alle udienze ed i ricorsi vinti e persi). 

C'è poi la mala gestione: ogni anno Roma Capitale incassa 27 milioni dagli affitti dei suoi 43 mila immobili, peraltro con un tasso di morosità piuttosto alto, e ne spende circa 21 milioni per affittare dai privati 4.801 appartamenti per l'emergenza abitativa, sacrosanti sia chiaro; ma i milioni di euro in affitti di sedi inutili?   

Le municipalizzate: Considerati i debiti di Atac, (solo nei confronti dei fornitori vanta un debito di 519 milioni €) Ignazio pare abbia disposto un taglio del Kilometraggio cioè la diminuzione delle linee, cioè meno trasporto pubblico mentre decine e decine di bus giacciono guasti nei depositi. E l'Ama? Dal 2009 è alle prese con gli interessi sul suo debito che ammonta a 600 milioni €, anche qui il Sindaco dopo numerosi annunci aveva deciso un cambio radicale nella dirigenza spendacciona, selezionò infatti un nuovo AD dopo aver confrontato decine di curriculum vitae, passati pochi giorni quell’Amministratore Delegato fu indagato e quindi si dimise (Ignazio aveva scelto bene…) analoga figuraccia la fece con il nuovo comandante della Polizia Municipale, scelto personalmente dal Sindaco dopo la visione dei curriculum e mandato a casa dopo tre giorni perché il suo curriculum non coincideva con i requisiti richiesti. Da non credere!!  

Intorno a tutto questa incompetenza (pagata da coloro che vivono in questa città) ci sono poi altre incredibili scelte che hanno fatto sborsare soldi (pubblici) inutilmente: pedonalizzazione dei Fori Imperiali, un flop annunciato e costato ben 1.400.000 € più spese accessorie come straordinari ai vigili urbani ecc. ecc. 

Poi chi non ricorda la martellante campagna di Settembre “libera il tombino” (Infoterzo se ne era occupato) milioni di euro per liberare i tombini ostruiti …perché Roma non si può fermare per un acquazzone” appunto, Roma con i primi acquazzoni si è fermata e pure allagata nonostante 3 milioni € buttati dentro le  fogne della città; e poi ancora “piccole cifre” (un corno piccole!!). 

Roma Capitale spende 658.000 € per aderire ad «associazioni di rilievo nazionale comunitario e internazionale» come l'Anci, la cui quota associativa è di 404.000 € (fantastico no!), ma c'è anche l'istituto Alcide Cervi di Reggio Emilia (12.000 €) e il Cicu (chi?): Comitato Italiano delle Città Unite (14.283 €) e via discorrendo. 

Poi se più di 10.000 (diecimila) dipendenti comunali vanno a protestare in Campidoglio perché gli vogliono togliere mediamente 300 al mese in uno stipendio di circa 1100 € come non dargli ragione? Si è vero c’è la crisi, i privati vengono licenziati in tronco e quelli pubblici hanno comunque delle garanzie maggiori (da non confondersi con i privilegi) ma Roma Capitale non può essere solo quando fa comodo a qualcuno.  
Noi di Infoterzo vogliamo restare lontani dal populismo imperante che alimenta gli strilloni di turno ma difronte all’ennesimo furbo politicante che ha annunciato di voler rivoltare il mondo e poi sta facendo peggio di tutti gli altri non possiamo tacere, ma forse si parlava di un altro mondo? 

…ecco perché lo chiamano Marino l’extraterrestre.

7 maggio 2014

E SPUNTO’ LA COMMISSIONE SPECIALE INUTILE. CONTENTINO AD UN CONSIGLIERE PD.



Questione di assetto interno alla maggioranza di centrosinistra che in più di una occasione non ha "tenuto" ne durante le riunioni che si svolgono all’interno della stessa maggioranza ne durante i consigli municipali. Più di una volta infatti il numero dei consiglieri di PD, Sel e lista civica Marino non è stato sufficiente a tenere il “numero legale” in aula consiliare a causa di prese di posizione di singoli consiglieri che non hanno voluto rispondere positivamente alle decisioni imposte o a causa di evidenti divergenze interne al centrosinistra.  Per calmare la situazione ecco un inutile (per tutti ) contentino dato ad un Consigliere (del PD): la commissione speciale "sviluppo e valorizzazione impiantistica sportiva".
Un doppione di quella che già si occupa di "politiche dello  sport", presieduta da una Consigliera (sempre del PD) che pare non sia molto contenta dell’istituzione di una commissione  speciale  (prevista dall’art. 30 del regolamento del decentramento Amministrativo) voluta "…per questioni di rilevante interesse municipale" che entra nel merito e nelle competenze comprese in quella già costituita.  
Insomma a meno di un anno la nuova Giunta ha bisogno di riassettare gli equilibri interni, piccole divergenze? o primi cedimenti?  Certo che la situazione generale del Municipio non è delle migliori, malcontento, delusione e risposte mancate non aiutano l’attuale governo municipale a decollare.
Per tenere 17 consiglieri municipali tutti insieme qualche contentino ogni tanto bisogna darlo e la volontà di fare una commissione speciale (inutile) con l’elezione scontata a Presidente di un consigliere di Villa Spada è la risposta che si mette in campo.

4 maggio 2014

ROGHI TOSSICI: COMMISSIONE EUROPEA APERTA PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO IL CAMPIDOGLIO

Dal nostro primo articolo sull'accampamenti abusivi sono passati 4 mesi e ad oggi nulla è cambiato, anzi ormai la situazione sembra essere sfuggita di mano all'attuale giunta di Centro-Sinistra. La prova è stato l'incendio avvenuto il 1° Maggio all'interno del Parco delle Valli dove per cause sconosciute sono andate a fuoco alcune baracche, soltanto il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato ha evitato il propagarsi delle fiamme all'interno del Parco, che in quel momento era frequentato da molte famiglie con bambini che avevano deciso di passare la festività all'aria aperta.


All'interno di questi insediamenti abusivi ogni sera vengono accesi dei fuochi, dove vengono gettati materiali recuperati dai cassonetti stradali  per separare il rame e altri metalli dalla plastica, sprigionando una fitta coltre di fumo e un forte odore acre (diossina) di plastica bruciata. Proprio venerdì 30 Aprile era stata presentata l'ennesima mozione "Sgomberi insediamenti abusivi" da parte dei Consiglieri Cristiano Bonelli (Ncd) e Francesco Filini (FdI) e anche questa volta la mozione è stata bocciata dall'attuale maggioranza di Centro-Sinistra. Ma sabato, invece è arrivata la notizia (Messaggero) che la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti del Campidoglio, dopo la denuncia presentata in Commissione da parte dell'Europarlamentare Roberta Angelilli (Ncd).




2 maggio 2014

L'INTERVISTA DI INFO III



Il Centro sanitario ADM Audiomedical (centro del disturbo del linguaggio) di via Pian di Scò al Nuovo Salario convenzionato con la Regione  Chiude .


Infoterzo ha intervistato il responsabile della struttura sanitaria per capire cosa è successo e quale sarà il futuro di circa 300 piccoli pazienti. Inoltre, per completezza d’informazione stiamo provando a sentire l’Azienda Sanitaria Locale e dalle prime info raccolte  risulterebbe che la struttura si è autosospesa (prima dell’intervento della Asl) la situazione sembra davvero poco chiara motivo in più per approfondire.

Signor Dario La Rocca lei che ruolo ha all'interno della struttura ...
Sono l’Amministratore Unico della ADM Gruppo Audiomedical srl

Ci può spiegare che tipo di attività svolgete e per quanti pazienti ?
L’ADM è una struttura sanitaria privata, accreditata con la ASL RMA, che si occupa di diagnosi e di riabilitazione di bambini con difficoltà di linguaggio e di apprendimento. Le equipe riabilitative dell’ADM sono formate da Specialisti in Neuropsichiatria Infantile, Pricologi dell’Età Evolutiva, Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva e Logopedisti, per un organico che fra dipendenti e collaboratori conta oltre 90 unità.
Attualmente abbiamo in carico più di 290 piccoli pazienti affetti da diverse patologie nel campo dei disturbi generalizzati dello sviluppo.

Cosa è successo ? chi ha chiuso e per quale motivo ?
Con lettera del 7/4/2014, la ASL RMA ha sospeso le attività del centro e bloccato ogni pagamento in quanto, cito testualmente: “non risulta concluso il processo amministrativo di trasferimento, quindi la struttura non è autorizzata all’esercizio per lo svolgimento dell’attività sanitaria. La stessa risulta comunque essere provvisoriamente accreditata per 229 prestazioni ambulatoriali giornaliere in conformità a quanto contenuto nella DGR n. 2591 del 19/12/2000. La struttura presenta solo in parte i requisiti minimi previsti dalla vigente normativa ed inoltre non risulta prodotto il certificato di agibilità dell’immobile, benché formalmente richiesto dalla UOS SISP di questa ASL nel 2008.” In conseguenza di tale provvedimento, attualmente, tutti i 280 piccoli pazienti si trovano senza assistenza e tutto il personale è in cassa integrazione a zero ore.

Quali azioni state organizzando per poter riaprire?
Riguardo alla mancanza del certificato di agibilità dell’immobile, L’ADM aveva già a suo tempo risposto alla richiesta della ASL del 2008, producendo una dichiarazione giurata di un tecnico abilitato, nella quale veniva spiegato che il comune non poteva rilasciare il certificato di agibilità dell’immobile, non perché la struttura non avesse i requisiti necessari, ma  a causa di una convenzione fatta con l’impresa costruttrice dell’immobile che vincolava l’ottenimento del certificato alla realizzazione di opere di urbanizzazione esterne all’edificio, che invece, il costruttore mai realizzò. Tuttavia, in tale relazione, venivano elencati tutti i documenti attestanti il soddisfacimento dei requisiti di agibilità dell’immobile, fra cui anche il collaudo statico dell’edificio presentato al genio civile.
Non si capiscono i motivi per cui, ancora oggi, tale relazione non abbia soddisfatto le richieste della ASL, dal momento in cui, come espresso nel DCA U0013 del 23/03/2011, in mancanza del certificato di agibilità, gli stessi requisiti possono essere soddisfatti dimostrando di aver presentato al genio civile il collaudo statico dell’edificio (così come dichiarato nella certificazione giurata presentata dall’ADM.
Riguardo agli altri, non precisati, requisiti minimi mancanti, l’ADM ha chiesto di conoscere in dettaglio quali siano gli adeguamenti necessari richiesti e si è resa disponibile a realizzarli.
In ogni caso, autonomamente e senza alcuna sollecitudine da parte della ASL, l’ADM già nel 2012 aveva incaricato un tecnico per rilevare la rispondenza dei propri locali ai requisiti richiesti per l’autorizzazione. Emerse da tale analisi alcune modifiche da fare per adeguare la struttura alle normative antincendio, l’ADM si è preoccupata di presentare il proprio piano di adeguamento alla valutazione dei vigili del fuoco i quali lo hanno poi approvato nel 2013. Tali lavori non sono stati realizzati immediatamente dopo l’approvazione da parte dei vigili del fuoco, sia perché l’azienda ha dovuto prima ottenere l’autorizzazione da parte del condominio dello stabile, sia per la mancanza della disponibilità liquida necessaria.
Oggi, l’ADM sarebbe pronta a realizzare gli adeguamenti antincendio, ed eventuali altri adeguamenti di cui non è ancora a conoscenza, ma per farlo avrebbe bisogno che la ASL specifichi con esattezza gli adempimenti necessari e sblocchi i pagamenti, almeno delle fatture arretrate. L’azienda ha fatto ricorso di urgenza al TAR per richiedere la sospensione del provvedimento della ASL, al fine di riprendere immediatamente l’assistenza ai propri utenti, che rischiano di regredire e di render vano ogni sforzo riabilitativo fino ad ora fatto.

Anche i familiari dei ragazzi da voi assistiti si stanno organizzando ?
I genitori dei bambini in carico al centro (più di 280 famiglie), così come i suoi lavoratori (che fra assunti e collaboratori superano le 90 unità) sono disperati, i primi perché vedono improvvisamente venir a mancare quell’indispensabile assistenza che tanto aveva sostenuto e fatto progredire i loro figli, e gli altri perché vedono svanire quella sicurezza del posto di lavoro nel quale da decenni avevano investito. Entrambi i gruppi si sono organizzati in comitati e stanno partecipando con le loro rappresentanti al ricorso al TAR intrapreso dall’ADM contro il provvedimento della ASL.


1 maggio 2014