C'è
maretta tra i dipendenti
comunali che lavorano
presso le varie sedi del III
Municipio, alcuni di loro
ci hanno scritto e ci hanno invitato a parlare dei loro timori e
dell'atmosfera che in queste settimane si vive nel loro posto di
lavoro. Da poco più di due mesi ai vertici dell'amministrazione
municipale c'è stato un cambio, quello del Direttore
amministrativo, diciamo il
capo, il responsabile numero uno del Municipio ma anche il datore di
lavoro dei dipendenti in forza al Municipio. Proveniente dall'ex
tredicesimo Municipio, (Ostia)
oggi commissariato dopo l'arresto del Presidente
(PD),
il nuovo dirigente si è presentato ai "suoi"
dipendenti con una serie di provvedimenti ritenuti da molti "
troppo rigidi".
Ad occuparsi della questione l'ex mini sindaco Bonelli,
oggi consigliere di opposizione particolarmente attivo e al centro
della vita politica municipale; a lui abbiamo voluto fare alcune
domande dopo la presentazione di una Mozione che affronta la
questione.
Consigliere Bonelli,
una curiosità, lei di destra si occupa delle tutele dei
lavoratori?
C'è una destra, quella sociale, che lo ha sempre fatto per fortuna direi. Anzi a dirla tutta considerata la fine che sta facendo la sinistra rischiamo di rimanere da soli a farlo. Marino e' di sinistra no? Bene a causa del comportamento irresponsabile del Sindaco l'esercito dei dipendenti capitolini ha dovuto subire continui attacchi, Marino ha scaricato tutte le sue colpe e le sue incapacità su coloro che in realtà nei fatti mandano avanti i servizi della città ogni giorno. C'è traffico e' colpa dei Vigili, la città è sporca ed è colpa dei lavoratori Ama, il trasporto pubblico non funziona e' colpa di Atac e' riuscito, così facendo, a mettere i cittadini che ricevono i servizi contro i dipendenti capitolini tutti, denigrando e offendendo il lavoro di migliaia di persone. Evito di parlare poi di questioni salariali per non cadere in sterili polemiche. Ma elencare i disastri fatti da Marino e' quasi inutile, lo sanno pure in Alaska cosa ha combinato .
Consigliere quali sono i motivi che l'hanno spinta a raccogliere le rimostranze dei dipendenti del III?
Come ormai noto ho amministrato per 5 anni ed ho potuto constatare di persona il lavoro svolto dai dipendenti, lo dicevo prima lo dico oggi, in molti casi il IV ha rappresentato in alcuni settori l'eccellenza a Roma. Io non voglio entrare nel merito dei compiti del Direttore del Municipio che non giudico perché non lo conosco, e perché lui è un amministrativo ed io il politico, ho presentato una serie di note ed una Mozione per provare a ristabilire un atmosfera positiva che oggi non c'è a causa di una raffica di provvedimenti e circolari indirizzate ai dipendenti. Io mi domando come sia possibile che un Presidente di Municipio (Marchionne) non senta il dovere di tutelare coloro che lavorano con e per lui tutti i giorni, come non può sapere che la stragrande maggioranza dei dipendenti del III fa il proprio lavoro egregiamente e a volte anche di più di ciò che dovrebbero? Nella Mozione presentata mi rivolgo e alla sua "assenza" visto che per ben due volte proprio quando si doveva discutere l'atto in Consiglio ha fatto uscire tutti i consiglieri di maggioranza ed è caduta la convocazione, mi sarei aspettato una presa di posizione ma anche questa volta il nulla.
Cosa ci vuole dire ?
Un dirigente appena arrivato non può pretendere di conoscere la realtà lavorativa dopo due mesi, non crede? Un dipendente, pubblico o privato che sia, lo valuti e ti fai un'opinione di lui quando hai una serie di prove,di dati che ti aiutano nel giudizio e chi meglio dell'organo politico locale può aiutare, nel caso specifico il Dirigente apicale, a farsi una oggettiva opinione del personale? Non crede sia inopportuno irrigidire procedure che comportano solo ansie, paure che seppur legittime demotivano il personale? Per stanare i furbi, i fannulloni, gli imboscati non puoi colpire tutti, t'informi ti fai supportare dall'ufficio del personale, fai verifiche vedi le assenze prolungate, le malattie lunghe, i troppi permessi e poi colpisci chi non fa il proprio dovere. Se si va a leggere alcune circolari capisce di cosa parlo, tanta rigidità non porta al miglioramento del servizio anzi, semmai l'esatto contrario.
Qualcuno potrebbe pensare che tutto questo serva solo a raccogliere consenso tra i dipendenti .
Ripeto ho fatto il Presidente e chi mi conosce sa quanto rispetto ho per il lavoro altrui e sa anche che da oltre un decennio sono dirigente sindacale, se poi la mettiamo sul consenso le dico pure che non darei per scontata una mia ricandidatura in Municipio . . . sto solo svolgendo la mia delega, quella ricevuta dai cittadini che non meritano di essere traditi e ai quali ho promesso nella passata campagna elettorale che qualunque sarebbe stato l'esito delle elezioni io ci sarei stato, sono Consigliere municipale e mi occupo del Municipio e dei suoi dipendenti.
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